Il sole, il mare, le lezioni di yoga mattutine sulla spiaggia e una spa all’avanguardia sono alcuni dei servizi più richiesti per un soggiorno rigenerante di successo. Le attività sportive o le passeggiate sono un plus, ovviamente, e la qualità del sonno – che passa più di quanto si possa pensare dalla disposizione dei mobili – è fondamentale.
Questi sono i servizi che si ha tutto il diritto di chiedere quando si sceglie una destinazione di lusso per famiglie nel momento in cui si decide di trascorrere qualche giorno al sole. Ma cosa farà davvero la differenza? Il cibo, ovviamente.
La qualità del cibo e l’abilità dei cuochi pesano nella scelta di un hotel vegan in Italia.
Preparati con cura e possibilmente da agricoltura biologica, i piatti locali sono l’ingrediente necessario per trasformare il vostro soggiorno in un ricordo indimenticabile. Al contrario, accade troppo spesso che un resort di qualità serva ancora cibo standard per soddisfare i gusti “europei” dei suoi clienti internazionali.
Consapevoli del crescente bisogno di una cucina genuina e di qualità in vacanza, torniamo ai fondamenti di uno stile di vita eco-responsabile anche in vacanza.
Flexitariani, vegani e vegetariani: le differenze
Essere flexitariani significa aver ridotto drasticamente il consumo di carne senza essere diventati vegetariani o vegani. Chi sceglie di assumere questo stile di vita fa molta attenzione alla qualità dei prodotti a base di carne che consuma e alla loro origine. Il flexitarismo corrisponde a un consumo ragionato di carne per non favorire l’allevamento intensivo e alla sostituzione, nei limiti del possibile, di alimenti a base animale.
Uno di questi è il frutto del jackfruit o il più noto tofu. Usato molto nella cucina vegana, la sua consistenza ricorda il maiale sfilacciato. Perfetto per hamburger vegetariani.
Essere vegetariani significa rifiutarsi di mangiare carne e pesce, ma i latticini e le uova non sono necessariamente vietati. D’altra parte invece, i vegani rifiutano qualsiasi aggiunta di materia animale nei piatti che assaggiano. A questo punto, a volte è difficile coniugare questi due principi: tradizioni e veganismo. Creme, uova o miele sono infatti indispensabili nella preparazione di alcuni piatti della tradizione. Eppure, alcuni hotel con cucina vegana e vegetariana stanno raccogliendo la sfida e offrono deliziosi piatti tradizionali vegani per grandi e piccini.
È allora che scopriamo che tutti gli ingredienti animali hanno un equivalente vegetale. La vera difficoltà con questo principio di equivalenza è la costanza, perché dal punto di vista del gusto e dell’apporto vitaminico, ci troviamo sempre lì.
Cucina locale e cibo biologico
L’agricoltura biologica è definita come un metodo di produzione agricola privo di sostanze chimiche di sintesi e OGM. È anche una pratica sostenibile rispettosa delle persone e del loro ambiente. Spinta al suo apice, questa etica dà origine alla permacultura, un modo di produzione in cui le risorse della terra si rigenerano attraverso una cultura varia e non intensiva.
Per inquinare il meno possibile servendo una variopinta gamma di prodotti biologici e freschi, alcuni hotel per vegani coltivano in proprio frutta e verdura in orti attigui e con concimi Bio, oppure si rivolgono ai produttori locali, incentivando anche l’eco-turismo. Ciò riduce notevolmente l’impatto dei trasporti inquinanti sull’ambiente. Combinando l’utile con il piacevole, gli hotel che realizzano questo tipo di azione non esitano a far conoscere le gioie dell’orto ai cari bambini allestendo laboratori verdi. Altri hotel promuovono i loro prodotti organizzando laboratori di cucina.
Eccoti, adesso sapete più o meno tutto, quindi non esitate: chiedete il meglio per una vacanza davvero riuscita. Fatevi del bene senza rinunciare ai vostri principi e a quelli che con pazienza avete instillato nei vostri figli.