Come migliorare l’efficientamento energetico: i passi da fare

Cosa si intende per efficientamento energetico e qual è l’insieme delle operazioni che permette di armonizzare il legame tra quanto necessitiamo per vivere e le emissioni inquinanti? È una domanda essenziale da porsi, soprattutto a fronte di una maggiore attenzione a sostegno del pianeta. Al di là del consumo in bolletta, infatti, è necessario parlare di emissioni e di cosa causano alla Terra.

Definizione di efficientamento energetico

Spesso indicata con il termine di efficienza energetica, con efficientamento energetico si riferiamo a tutti quegli interventi che vengono svolti sugli edifici pubblico o privati con l’obiettivo di rispondere al fabbisogno energetico sostenendo ugualmente il pianeta in termini di emissioni inquinanti. Le prestazioni energetiche non vengono dunque messe in discussione, ma si ottengono dei benefici importanti per ridurre l’impronta di carbonio.

Emissioni in Italia: a che punto siamo

Da una parte ci sono innumerevoli Paesi europei che hanno scelto di impegnarsi per eliminare le centrali elettriche responsabili di produrre alti livelli di CO2. Dall’altra, però, c’è l’Italia, che non rientra tra questi Paesi: l’obiettivo è sostenuto da Austria, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Francia, Lussemburgo. Anche la Svizzera ha scelto di sostenere questa filosofia, pur non appartenendo all’Unione Europea, ma sostenendo apertamente la questione ambientale.

Secondo il report dell’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA), le emissioni di CO2 in Italia sono calate di circa il 9% durante il primo semestre del 2023. C’è un maggiore interesse, però, nei confronti delle energie rinnovabili, che ovviamente consentono un maggiore efficientamento energetico. Tuttavia, sulla base degli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea, siamo ancora ben lontani da un risultato concreto nel nostro Paese.

Il punto di partenza? Il fabbisogno energetico

Abbracciare un futuro più green è indubbiamente il dovere di molti di noi. Ma non dobbiamo sottovalutare alcuni aspetti importanti, e soprattutto è imperativo approfondire determinate tematiche, come il fabbisogno energetico. Ne diamo una definizione, ovvero: cos’è nell’esattezza? Tutti noi usiamo l’energia elettrica, ogni giorno. La usiamo per accendere le luci, per caricare i laptop e i telefoni, per usare i dispositivi tecnologici.

Di fatto, con il fabbisogno energetico si va a indicare la quantità di energia che serve a ciascuno di noi per mantenere la medesima qualità della vita, senza dunque incorrere in spiacevoli problemi. Lo scopo dell’efficientamento energetico è ovviamente quello di mantenere il comfort inalterato, ma allo stesso tempo promuovere un maggiore risparmio energetico.

Quali sono gli interventi per un migliore efficientamento energetico?

Veniamo al dunque: sebbene l’obiettivo dell’efficientamento energetico e del risparmio energetico sia simile, le strade da percorrere sono ben differenti. Non stiamo parlando della riduzione dei consumi, ma della loro ottimizzazione. L’esempio tra tutti è l’installazione dei pannelli solari, che garantiscono alle persone di poter usufruire dell’energia elettrica, ma riducendo il livello di inquinamento.

Diverse sono gli interventi di efficientamento energetico, come l’installazione di pompe di calore, le opere di coibentazione – in cui rientra il vantaggioso cappotto termico – la sostituzione degli infissi, dei termosifoni, l’installazione di impianti di climatizzazione moderni e di ultima generazione.

Naturalmente, a fronte di una spesa economica tanto importante, sono stati previsti degli incentivi per rinnovabili e aumento dell’efficienza energetica. Tutte le regioni d’Italia hanno interesse a sostenere i propri cittadini con l’obiettivo di dare loro la possibilità di fare azioni concrete, risparmiando.

L’importanza della classe di efficienza energetica

Veniamo anche a un ulteriore questione, ovvero alla classe di efficienza energetica. Quando pensiamo alle caratteristiche di una casa sostenibile, ci vengono in mente materiali e consumi, scelte maggiormente consapevoli a sostegno del pianeta. Scelte che fanno la differenza e che permettono di essere parte attiva del famoso “impatto zero”, un obiettivo a dir poco ambizioso.

Quando parliamo di classi di efficienza energetica degli edifici, questo parametro è a dir poco indispensabile, perché ci permette di fare una scelta maggiormente consapevole per l’acquisto o l’affitto di una casa. È il motivo per cui le energie rinnovabili, al momento, aumentano in modo consistente il valore di un edificio.

Di fatto, l’attestato di prestazione energetica (APE) è ovviamente obbligatorio, non solo utile, ed è stato introdotto con il Decreto Legislativo 192/2005. Tutti gli edifici hanno dunque una classe, che naturalmente viene definita sulla base di parametri ben specifici, come la climatizzazione invernale ed estiva, la produzione di acqua calda, la ventilazione meccanica, l’illuminazione artificiale e il trasporto di persone o cose (per gli immobili non residenziali).

Il sostegno delle detrazioni

Per migliorare l’efficientamento energetico di una casa, possiamo osservare gli interventi, ma anche dare un’occhiata alle detrazioni previste dall’Ecobonus. Lo Stato, di fatto, ha tutti gli interessi nel sostenere i cittadini in questo passaggio, poiché abbiamo tutti un appuntamento importante da rispettare: il 2050.

 

L’obiettivo dell’Unione Europea è quello di raggiungere la cosiddetta neutralità climatica entro questa data, e non possiamo farlo con piccole azioni, sebbene significative: è fondamentale dare un’occhiata agli interventi strutturali, in quanto l’efficientamento energetico gioca un ruolo indispensabile.

Written by: scavestrao898