Tra le varie emergenze con le quali gli abitanti di Palermo, stupendo capoluogo della Regione Siciliana, sono costretti a convivere ogni giorno, vi è anche quella dell’eternit, tossica mistura di fibre e cemento con una forte quantità di amianto.
Materiale fortemente cancerogeno, che con le sue polveri sottili, in caso di inalazioni ed esposizioni per lungo periodo, può provocare anche tumori ai bronchi, alle vie respiratorie e ad altre parti del corpo.
A lanciare il monito sul problema alcuni consiglieri palermitani in un messaggio congiunto: “L’eternit è al primo posto per la dispersione delle fibre di amianto nell’aria, che continua ad essere abbandonato, con rischio praticamente zero per i colpevoli di essere individuati e puniti. Segnaliamo quasi quotidianamente agli enti preposti e agli uffici di competenza, la massiccia presenza di lastre in giro per le strade cittadine.
Se tutto questo, però, non serve ad ovviare al disastro ecologico, allora occorre una più incisiva azione di contrasto ai fenomeni di danni ambientali che ancora, purtroppo, non si riesce ad intravedere.
Questi ammassi di eternit, che ormai fanno parte del paesaggio locale, oltre ai danni che possono arrecare alla salute, costituiscono un grave problema di decoro che deturpa il volto delle nostre strade e di conseguenza sono un pessimo biglietto da visita per turisti e non solo”.
In alcune operazioni del Nopa, nucleo di protezione ambientale che fa riferimento alla Polizia Municipale di Palermo, sono state individuate diverse aree cittadine, anche in pieno centro, adibite a vere e proprie discariche a cielo aperto di eternit.
Le lastre, spesso vengono sparse sul terreno, senza alcuna recinzione o copertura, con altissimo rischio di contatto, magari da parte di bambini, che sono lì a tirare qualche calcio ad un pallone, incuranti del reale pericolo e delle gravi, anche drammatiche, conseguenze che potrebbero subire.