Sicilia, il rifiuto dei rifiuti

Divani abbandonati, sacchetti sparsi qua e là, residui di lavori edili e chi più ne ha più ne metta.

Ma può mai essere questa la cartolina, o se volete l’istantanea, della meravigliosa Sicilia? Oltre il danno, anche la beffa! Infatti, la Regione, dovrà pagare l’ennesima multa all’Unione Europea in materia di errata gestione del ciclo di smaltimento dei rifiuti. Totale 5 milioni di euro.

E da Bruxelles, fanno sapere a gran voce, che sono pronte anche altre denunce, se la situazione non dovesse risolversi definitivamente. La Trinacria, insomma, è nell’occhio del ciclone della Comunità Europea, che vigila costantemente gli undici siti di raccolta, in attesa di bonifiche e messa in sicurezza delle aree, soprattutto dal punto di vista ecologico ed ambientale.

Da Palazzo d’Orleans, intanto, rispediscono le accuse al mittente, ed anzi additando i Comuni come i maggiori responsabili di questa crisi infinita della monnezza: “Sono in corso le procedure per la bonifica dei siti, molti dei quali non sono più neanche inquinanti.

Stiamo lavorando su proposte ed idee concrete da realizzare quanto prima per risolvere il problema”. Ma, purtroppo, sono sotto gli occhi (ed il naso) di tutti, le falle all’interno del sistema rifiuti.

A tal proposito, non sono mancate le convocazioni parlamentari di esponenti ambientalisti locali, soprattutto tra le fila del M5S: “La pessima gestione del patrimonio in merito all’utilizzo delle discariche, ha determinato aggravi di costi per la collettività e danni ambientali di proporzioni preoccupanti”.

Nel mirino delle critiche dei grillini, soprattutto la scarsa organizzazione della raccolta differenziata a Palermo e nella sua provincia. Ed aggiungono: “Stiamo riuscendo a far affermare il principio per cui non possono essere i cittadini a pagare il conto salato delle incapacità e delle mancanze di sindaci e assessori.

Il caso di Palermo è emblematico!”. Il tempo passa e si va avanti con il solito “scaricare” la colpa sugli altri…

Written by: scavestrao898