Estate siciliana di qualche anno fà: in vacanza con l’alga tossica

Un paio di anni fa i siciliani ed i turisti, come sempre numerosissimi, ospiti per le vacanze sulle coste della Regione, hanno condiviso spiagge e mare con un particolarissimo esemplare di alga tossica.

L’Ostreopsis Ovata, non ha risparmiato quasi nessuna parte dell’isola. Infatti, è stata avvistata da Mondello fino alla provincia di Agrigento e così via da Messina fino a Catania.

L’esemplare in questione è stato spinto verso il mar Mediterraneo, e di conseguenza ha raggiunto le nostre coste, dalle forti correnti, e per motivi strettamente collegati al cambiamento climatico e alla temperatura delle acque nostrane, hanno favorito, in qualche modo, il proliferarsi copioso ed indisturbato della minacciosa alga.

Difficile da riconoscere, così a prima vista, se non per una schiuma che si nota a pelo d’acqua, come una sorta di scia gelatinosa. La si può ritrovare nella sua conformazione viscida e membranosa sia attaccata agli scogli o comunque ben salda al fondale.

Ed, infatti, proprio lì, ha arrecato parecchi danni ad organismi come i ricci e le stelle di mare, per i quali si è temuto moltissimo, così come per tutto l’ecosistema marino che abita il “mare nostrum”. E non sono mancati problemi anche per l’incolumità dei bagnanti: lacrimazione, bolle sulla pelle, allergie, febbre alta, vomiti, arrossamenti e sintomi di prurito sono stati all’ordine del giorno, tra ospedali ed ambulatori locali.

Si ricorda, tra l’altro, il tempestivo intervento dell’Arpa Siciliana che ha vietato con un’ordinanza il divieto di balneazione per le zone colpite ed ha sottoposto a campionamenti mirati le porzioni di mare che bagnano le coste interessate dal problema.

Ma non solo attenti allo stare in acqua o a sostare sul bagnasciuga. La micidiale alga, ha addirittura creato panico nelle zone antistanti. Da rilevamenti, infatti, l’esemplare gelatinosa è stato capace anche di diffondersi nell’aria sotto forma di sostanza nociva da inalare. E sono stati diversi i casi di intossicazione.

Written by: scavestrao898