Le tematiche legate all’efficienza ambientale, ad un comportamento ed una produzione di beni e servizi responsabile nei confronti della società e dei suoi punti deboli, ha permesso di sviluppare una coscienza critica in grado di prendere decisioni importanti per il nostro pianeta.
In questo senso si sviluppa l’eco-design (o design sostenibile), chiamato anche green-design e nel seguente articolo approfondiremo l’argomento, esplicitando anche gli ambiti di applicazione moderni.
Il proliferare di aziende che si preoccupano del futuro della società civile applicando maggiore accortezza alle produzioni ed ai prodotti finiti, sono una vera speranza per una migliore coabitazione fra natura e uomo, che, tempo addietro, è stata ampiamente sottovalutata in nome del progresso a tutti i costi, che superava i principi di rispetto e di moralità comunemente accettati.
Cos’è l’eco-design?
L’eco-design è un nuovo sistema di produzione responsabile, che comporta una particolare attenzione ai temi legati all’ambiente e alla società: è una caratteristica che modifica completamente la visuale precedente in merito a molti aspetti.
La catena dei consumi, fino a poco tempo fa, si componeva nel seguente modo: recupero delle materie prime secondo normative vigenti, lavorazione delle stesse mediante forza lavoro umana anche a basso costo, posizionamento sul mercato del prodotto finito.
Non vi era quindi attenzione dedicata alla qualità del lavoro di chi procurava e lavorava le materie prime, così come alla cura ed al rispetto ambientale.
L’intromissione degli argomenti a favore dell’eco-design hanno garantito un nuovo modo di vedere ed interagire con gli ambienti e con la forza lavoro: viene posta una maggiore attenzione alle tematiche sociali, ambientali, etiche e morali, per consentire che la produzione di beni e servizi sia svolta in modo esemplare.
La nuova visione in un’ottica più responsabile può essere raffigurata come un diagramma a forma di cerchio, che viene chiamato Life Cycle Assessment, che rappresenta un ciclo continuo di evoluzione delle risorse senza che vi siano tracce di spreco.
Questo schema si basa sul principio della trasformazione che avviene dalle materie prime alle componenti lavorate, che poi diventano un prodotto, che viene utilizzato, poi diviso in componenti nuovamente, smaltito secondo il principio del riciclo, da cui deriveranno nuove materie prime e tutto avrà ancora una volta inizio.
Se questo processo che prevede il recupero continuo dei prodotti fosse il principio di ogni catena produttiva, verrebbero raggiunti risultati straordinari nell’ambito delle migliorie ambientali e sociali.
Quali sono i principi e le applicazioni dell’eco-design?
I principi che gestiscono questo ramo del design sono, nello specifico, riferiti ad un consapevole senso del sociale, di ciò che è eticamente e moralmente corretto e di ciò che limita l’inquinamento, in una base ambientalista.
Tutto ciò che è classificabile come eco, quindi come ecologico, si regola sulla possibilità di consentire la produzione in modo dimostrabile in tutte le sue fasi di svolgimento e distribuzione.
Lo stesso cumulo di principi, ad oggi, ha ambiti di applicazione diversi a seconda del settore: nel caso specifico dell’eco-design, il settore di riferimento è quello dell‘arredamento interno che può essere quindi eco-friendly.
In senso più pratico l’eco-design regola la produzione di mobili, elettrodomestici e accessori per la casa e per l’ufficio, secondo uno standard etico ed ambientalista.
Ad esempio, anche un elevatore rientra in queste categorie: si possono infatti progettare ascensori che rispettano i principi dell’eco-design, con consumi ridotti e basso impatto ambientale.
Come si applica l’eco-design in alcuni ambiti
In nome del risparmio energetico e del riciclo, gli ambiti di applicazione in forma pratica dell’eco-design sono molti.
Il primo che sussulta alle menti è quello relativo alla costruzione di mobilio mediante materiali di riciclo, oppure alla semplice restaurazione e quindi riutilizzo di mobili danneggiati o vecchi, che hanno come alternativa l’essere gettati via.
L’uso di lampade a basso consumo energetico è un’altra modalità di applicazione, perché riduce gli sprechi energetici.
Anche l’acquisto di elettrodomestici di piccole e grandi dimensioni con classificazione energetica alta, pari alla A++ o A+++, consente una riduzione dei consumi a favore di una generale diminuzione degli sprechi nell’indotto.
L’utilizzo di materiali facilmente smaltibili viene impiegato anche nella costruzione di pareti esterne e fondamenta di edifici, affinché non rappresentino una forma di inquinamento ambientale a lungo termine.